Descrizione
Un messaggio forte. Un gesto collettivo. Un impegno che si rinnova ogni giorno.
Questa mattina, giovedì 22 maggio 2025, la città di Erice ha vissuto un momento di profonda partecipazione e riflessione civile con la cerimonia di scopertura della targa in memoria delle donne vittime di femminicidio, svoltasi al Largo Barone, nel cuore del centro storico.
L’iniziativa, promossa dal Comune di Erice in collaborazione con la Commissione Pari Opportunità, è stata molto più di un evento commemorativo: è stata una presa di posizione chiara e condivisa contro ogni forma di violenza di genere. Perché il femminicidio non è un fatto privato, ma una ferita sociale che coinvolge tutti.
Sulla targa, a futura memoria, è inciso un messaggio forte e inequivocabile:
“Erice non dimentica le vittime di femminicidio”.
Una promessa alla città e alle generazioni future. Il segno che Erice sceglie di non voltarsi dall’altra parte. Di non dimenticare. Di trasformare il dolore in consapevolezza, e la memoria in impegno concreto.
Da oggi, il Largo Barone è anche questo: un luogo dove le parole diventano gesti, e i gesti diventano cambiamento.
Nello stesso Largo Barone, sono state installate due panchine e un totem commemorativo che riporta una celebre frase della poetessa Alda Merini, diventata negli anni un manifesto di consapevolezza e denuncia:
“Siamo state amate e odiate, adorate e rinnegate, baciate e uccise, solo perché donne.”
Il totem è corredato da un QR code che rimanda a un intenso elaborato scritto dagli studenti della Scuola Secondaria “G. Mazzini” di Erice, dal titolo “Per non dimenticare”, dedicato al tragico femminicidio di Maria Anastasi, avvenuto a Trapani nel 2012.
Alla cerimonia erano presenti, con profonda dignità e commozione, anche la sorella, la figlia e la nipote della vittima: una testimonianza viva e toccante che ha dato volto e voce a un dramma che non deve essere dimenticato.
Alla manifestazione hanno preso parte numerose autorità civili e militari, rappresentanti delle associazioni Co.Tu.Le.Vi., Upia Casartigiani, ANPS - Associazione Nazionale della Polizia di Stato, insieme alle scuole ericine, protagoniste attraverso riflessioni e letture significative, e alla Nuova Banda Ericina, che ha accompagnato la cerimonia con un momento musicale intenso, collettivo e profondo.
DICHIARAZIONI
Daniela Toscano, sindaca. «La violenza sulle donne non è un tema da commemorare una volta l’anno. È un dramma quotidiano che ci interpella come istituzioni, come educatori, come cittadini. La nostra città oggi ha scelto di lasciare un segno visibile, duraturo. Questa targa, queste panchine, questo totem sono lì per ricordarci, ogni giorno, che la dignità delle donne non si tocca. Non sono semplici installazioni commemorative. Sono simboli concreti per una memoria viva, pronti a testimoniare che ogni femminicidio è una ferita collettiva, e che rendono il Largo Barone un luogo vivo in cui sedersi, leggere, fermarsi a riflettere. Uno spazio dove le parole possano diventare gesti, e i simboli diventino responsabilità. La presenza delle scuole e delle famiglie ci dice che possiamo costruire una coscienza nuova, che parte dal rispetto e dalla memoria».
Carmela Daidone, assessora con delega ai servizi sociali. «Quando una donna viene uccisa, non è solo una vita che si spegne: è la nostra società che fallisce. Abbiamo voluto creare non solo un luogo della memoria, ma anche un presidio educativo e civile. Il coinvolgimento degli studenti, la collaborazione delle associazioni, la partecipazione delle istituzioni dimostrano che combattere il femminicidio è possibile, se lo si fa insieme. E partire dai giovani è l’unico modo per spezzare la catena della violenza. Noi, come amministrazione comunale, rinnoviamo oggi il nostro impegno quotidiano nella lotta alla violenza di genere, attraverso azioni concrete: sensibilizzazione, formazione, sostegno alle vittime, coinvolgimento delle scuole e delle realtà del territorio. Perché non basta ricordare. Serve agire. E serve farlo ogni giorno».
Entrambe hanno espresso profonda gratitudine alla Commissione Pari Opportunità, con un ringraziamento particolare alla presidente Aurora Genovese, e al consigliere comunale Pietro Amodeo, promotore e sostenitore dell’iniziativa. Ringraziamenti sono stati espressi anche per gli uffici comunali, in particolare “Polizia municipale”, “Lavori pubblici” e “Servizi sociali”, e per la seconda Commissione consiliare permanente.
Clicca qui per vedere le foto della mattinata: https://www.facebook.com/media/set/?set=a.1033689742280104&type=3
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Ultimo aggiornamento: 22 maggio 2025, 16:29