Descrizione
Il Comune di Erice, in collaborazione con la Scuola di Specializzazione in Psicoterapia Gestaltica Integrata (SiPGI), ha avviato l’iniziativa “Gentilezza e Benessere in Comunità Generative”, destinata agli studenti delle tre scuole secondarie di primo grado del territorio: “G. Mazzini”, “G. Pagoto” e “Pascoli-De Stefano”. Il progetto, che ha durata triennale, coinvolgerà inizialmente gli alunni delle prime classi dei tre istituti. Dopo l’incontro di presentazione che si è tenuto presso la “Pascoli-De Stefano”, oggi si è tenuto quello dell’istituto “Pagoto”, cui seguirà l’ultimo alla scuola “Mazzini” che si terrà il 9 aprile.
L’iniziativa intende promuovere un percorso educativo che favorisca la riflessione su temi come il rispetto reciproco, la gentilezza e la comunicazione efficace, attraverso l'adozione della peer education. In tal senso, gli studenti diventeranno protagonisti di un processo formativo che prevede pratiche esperienziali, favorendo lo sviluppo delle competenze relazionali e l’adozione di buone prassi nella gestione dei conflitti. Il progetto, inoltre, mira a sensibilizzare i giovani sull’importanza della gentilezza come life skill e come strumento di prevenzione del conflitto, tanto nel contesto scolastico quanto in quello di vita.
Il Comune di Erice ha previsto, nell’ambito del bilancio di previsione 2025, le risorse necessarie per l’avvio del progetto e ha l’intento di continuare a sostenerlo nel tempo, integrando progressivamente i temi della comunicazione e dell’affettività. In futuro, saranno formati nuovi Peer Educator/Counselor, dando continuità a questo processo educativo e creando un impatto duraturo sulla cultura locale.
DICHIARAZIONI
Daniela Toscano, sindaca: «Il progetto si inserisce in un contesto educativo più ampio, in cui l’educazione alla cultura del rispetto reciproco, della valorizzazione della diversità e del contrasto al cyberbullismo, è fondamentale. I nostri ragazzi diventeranno protagonisti attraverso momenti di confronto diretto, seguendo il modello del movimento globale che sta influenzando sempre più territori e diventando a loro volta educatori e formatori esperienziali. Un’amministrazione comunale ha il dovere di intervenire sui cambiamenti culturali e sulla creazione di modelli di comportamento positivi, e crediamo molto in questo progetto: investire sui giovani e sulle loro competenze relazionali è un atto di responsabilità verso il futuro della nostra società. Questo progetto ha un valore educativo e civico che va ben oltre il semplice percorso scolastico: è un’opportunità per formare adulti più consapevoli e capaci di affrontare le sfide della convivenza civile e del dialogo. Un ringraziamento particolare va alle dottoresse Elena e Cristina Gigante e a tutto il team SiPGI per l’entusiasmo con cui hanno dato avvio al progetto».
Carmela Daidone, assessora alla pubblica istruzione. «L’avvio di questo progetto segna un passo importante verso un’educazione più consapevole, mirata a sviluppare nei giovani il senso del rispetto reciproco e dell’empatia. Si tratta di un percorso innovativo che sensibilizza i ragazzi sull’importanza della gentilezza come strumento fondamentale per costruire relazioni sane e comunità più coese. La cultura non è solo quella tradizionale, legata alla storia e all’arte, ma anche quella che si costruisce ogni giorno nelle relazioni interpersonali, nelle scuole, nei luoghi di incontro. In un contesto sociale che chiede sempre più attenzione alla comunicazione e alla prevenzione dei conflitti, crediamo che sia essenziale partire dalla formazione dei più giovani. Questo progetto è concepito per avere un impatto duraturo, inserendosi in un percorso educativo che accompagnerà gli studenti per tutta la durata del loro ciclo di studi».
IL PROGETTO: METODOLOGIE E OBIETTIVI
Il progetto “Gentilezza e benessere in comunità generative” intende far acquisire ai ragazzi le competenze necessarie per diventare Peer Educator e Peer Counselor attraverso metodologie innovative, come il Circle Time, che favorisce la partecipazione attiva e il dialogo tra pari. I ragazzi, dopo una formazione adeguata, diventeranno formatori a loro volta, diffondendo pratiche di comunicazione efficace e ascolto empatico in un circolo virtuoso. Grazie a questa metodologia socio-affettiva, che si basa sulle teorie umanistiche e di comunità, il progetto mira a sviluppare la consapevolezza del valore della gentilezza come forza calma e della comunicazione come strumento di salute olistica.
Nel corso degli anni, la partecipazione a questo programma contribuirà a creare una rete informale che si espanderà oltre le mura scolastiche, coinvolgendo anche i gruppi di sport, attività ricreative e altre realtà sociali, dando vita a un effetto boomerang gentile che si diffonderà all'interno della comunità.
In questo modo, il progetto punta a radicare una cultura di empowerment comunitario, dove il supporto reciproco e la crescita delle risorse sociali diventeranno elementi essenziali per affrontare insieme le sfide quotidiane.
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Ultimo aggiornamento: 27 marzo 2025, 16:17