Descrizione
L'Artista Esra Sakir, con sede ad Amsterdam, sviluppa una ricerca artistica che collega il rapporto fisico con la terra ad una esplorazione più ampia della Dea Madre, un archetipo simbolico che ha attraversato le civiltà del Mediterraneo a partire dall'Anatolia, dalla Mesopotamia, dell'Egitto fino ad arrivare in Sicilia.
Attraverso il suo lavoro, l'artista rilegge le antiche rappresentazioni del femminile divino affrontando temi contemporanei come la memoria culturale, la biodiversità, il dialogo interculturale e la relazione fragile ma vitale tra l'essere umano e il mondo naturale.
Negli ultimi anni Sakir ha lavorato intensamente con l'argilla naturale come materiale vivo, entrando in contatto diretto con la terra per scoprirne le storie.
Ad Amsterdam ha condotto workshop e realizzato opere utilizzando la creta di Lutkemeerpolder, mettendo in luce i legami tra sistemi alimentari, comunità e ambiente.
La sua ricerca più recente prosegue questo percorso in Sicilia, dove, durante la sua residenza artistica promossa dal Comune di Erice propone un corpus di opere in ceramica che sarà presentato insieme a lavori precedenti presso il Museo A. Cordici.
L'inaugurazione si terrà il 9 Settembre 2025 alle 18.00. Introduzione a cura dell'artista Piera Campo.
Come parte del progetto, l'artista terrà anche due workshop introduttivi di modellazione manuale presso il museo, rivolti a principianti, a cui seguiranno laboratori più approfonditi durante il suo soggiorno prolungato a Erice. Queste sessioni partecipative riflettono il suo impegno verso l'apprendimento collettivo e lo scambio interculturale, offrendo ai partecipanti l'opportunità di vivere l'argilla non solo come materiale creativo ma anche come portatrice di storie e connessioni tra diverse geografie. Maggiori dettagli e iscrizioni saranno disponibili su: www.esrasakir.com e sul suo lnstagram @ezrasakir.
L'artista
Le radici di Esra Sakir si trovano tra la Turchia e l'Italia, e il suo percorso artistico ha sempre fatto da ponte tra culture diverse. Ha iniziato i suoi studi d'arte all'età di 11 anni, lavorando negli atelier di artisti professionisti. A 18 anni si è trasferita a Milano per studiare all'Accademia di Belle Arti di Brera, dove si è laureata nel 1996.
La sua pratica iniziale è stata influenzata dal realismo magico.
Nel 2006 è tornata a Istanbul per insegnare arte presso l'Università Yeditepe, guidando gli studenti nella rilettura della storia dell'arte. Due anni dopo si è trasferita nei Paesi Bassi per conseguire un Master of Fine Arts alla Hogeschool voor de Kunsten di Utrecht, dove ha sviluppato una pratica artistica basata sulla ricerca interdisciplinare, intrecciando arti visive con teorie su dritti umani, l'empowerment femminile e il dialogo interculturale.
Nel corso degli anni, il suo lavoro si è evoluto tra pittura, serigrafia, media digitali e cortometraggi. Dal 2019 si è orientata sempre di più verso la ceramica come mezzo per confrontarsi con il patrimonio culturale e le questioni ambientali. I suoi progetti includono una residenza presso AGA Lab (2023) e mostre collettive e collaborative ad Amsterdam con Waag Futurelab e Voedselpark, dove ha condotto workshop utilizzando l'argilla naturale del Lutkemeerpolder per esplorare i legami tra terra, cibo e arte. Oggi il suo percorso continua a intrecciare riferimenti storici, consapevolezza ecologica e memoria collettiva - il tutto reso tangibile attraverso l'argilla, la materia stessa della terra. Con la sua presenza prolungata a Erice, intende approfondire ulteriormente la sua ricerca artistica in questo territorio, coinvolgendo sia le comunità locali che il pubblico internazionale.
DICHIARAZIONI
Daniela Toscano, sindaca di Erice. «Quando un’artista come Esra Sakir sceglie Erice come luogo di ricerca e creazione, significa che la nostra città riesce a parlare al mondo non solo con la sua bellezza, ma anche con la sua storia e la sua energia. La terra che diventa arte nelle sue mani è la stessa che ha custodito nei secoli i miti della Dea Madre e che oggi può restituirci un messaggio di equilibrio con la natura. La sua ricerca artistica, che intreccia le radici della Dea Madre con i temi più urgenti del presente, ci ricorda quanto la nostra storia sia connessa alla natura e al femminile come forza creatrice. Mi piace pensare che questa mostra non sia solo un evento culturale, ma un invito per tutti noi a guardare con occhi nuovi la relazione che abbiamo con il nostro territorio».
Rossella Cosentino, assessora alla cultura. «La presenza di un’artista internazionale che ha scelto Erice per approfondire il suo percorso è la conferma che la nostra città rimane crocevia di dialoghi tra culture, civiltà e sensibilità diverse. Il suo lavoro è fatto di gesti semplici, ma profondi e carichi di significato: raccogliere l’argilla, plasmarla, restituirle una forma che contiene storie antichissime e domande attualissime. Il fatto che abbia deciso di condividere questo processo con la nostra comunità, attraverso laboratori aperti a tutti, è un dono prezioso. In questo dialogo tra il museo, la città e l’artista, vedo la possibilità di trasformare Erice in uno spazio di incontro dove le tradizioni del Mediterraneo e le sfide del presente si intrecciano in modo vitale e creativo».
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Ultimo aggiornamento: 2 settembre 2025, 11:08